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Disabilità Gravissima – chiarimenti in merito alle richieste di aumento degli importi

A seguito della revisione (Det. n. 305 del 29.07.2022) dell’Avviso pubblico per gli interventi in favore di persone in condizione di disabilità gravissima finalizzata a correggere un mero errore materiale, e rendere conforme l’importo massimo spettante per gli interventi “assegno di cura” e “contributo di cura” a quello indicato nelle linee guida emanate dalla Regione Lazio con DGR n 897 del 09.12.2021, stanno pervenendo a codesto Ente richieste da parte di alcuni utenti che hanno visto una rimodulazione del budget mensile assegnato secondo quanto stabilito dalla suddetta normativa. Tali richieste riguarderebbero il ripristino degli importi assegnati negli anni passati e sarebbero basate sul “principio della continuità assistenziale”.

A tal proposito è tuttavia opportuno precisare quanto segue:

  • “La modalità a “sportello” garantisce la continuità di gestione e consente di superare la logica delle singole annualità di intervento ed il rigido sistema delle graduatorie non in linea con l’obiettivo auspicato di progressivo riconoscimento dei livelli essenziali di prestazione sociale. L’utente che già benefici del contributo assistenziale per la disabilità gravissima non dovrà riproporre la domanda nelle successive annualità fatta salva l’ipotesi in cui la stessa debba essere aggiornata sulla base di nuovi e sostanziali elementi sopravvenuti (scelta di una diversa modalità di assistenza; attivazione di ulteriori servizi e prestazioni sociali; indicazione di un diverso caregiver e/o di cambiamento dello stato anagrafico del caregiver (convivenza); nuova attestazione ISEE; attestazione dell’aggravamento della compromissione funzionale. I servizi territoriali procederanno ad una verifica annuale sull’adeguatezza del progetto assistenziale e del beneficio (entità del contributo) riconosciuto all’utente che potrà essere rideterminato in base agli aggiornamenti sopraindicati (cfr. punto 9 della DGR 897). Pertanto, secondo le indicazioni regionali, sebbene debba essere garantita la continuità assistenziale e di presa in carico, l’entità del contributo può subire variazioni sulla base degli aggiornamenti rilevati annualmente dal Servizio Sociale.

 

  • I criteri con cui vengono assegnati i punteggi che determinano l’importo mensile sono riportati nelle suddette linee guida e ripresi nell’Avviso pubblico; i punteggi vengono attribuiti in sede di UVMD sulla base della documentazione allegata alla domanda e del colloquio sostenuto per la definizione del PAI. La DGR 897/2022 stabilisce “i nuovi importi per “l’assegno di cura” e il “contributo di cura”, i criteri di priorità e di graduazione nel minimo del contributo economico a cui i distretti sociosanitari dovranno attenersi. La scelta della Regione Lazio, condivisa con le varie rappresentanze del mondo della disabilità, vuole favorire la sostenibilità dell’assistenza per un maggior numero di utenti in condizione di disabilità gravissima” (cfr. punto 5.3 della DGR 897). La DGR inoltre prevede di poter “incrementare il contributo minimo corrispondente al punteggio assegnato all’utente (come da tabelle) sia per l’assegno che per il contributo di cura, nel caso in cui [i distretti socio sanitari] dispongano di una rappresentazione completa e precisa del fabbisogno assistenziale, tenuto conto anche dell’incidenza del turnover naturale nel corso dell’anno e della stima della spesa necessaria per la totale copertura dei servizi per la disabilità gravissima. Per garantire l’omogeneità a livello territoriale, il tetto massimo per la eventuale rimodulazione in aumento è fissato in euro 200, lo stesso dovrà essere determinato in UVM in relazione alla gravità della compromissione funzionale e, nel caso del contributo di cura, alla convivenza del caregiver” (cfr. punto 5.3.c della DGR 897). Ad oggi, la stima della spesa necessaria per la totale copertura dei servizi che il Consorzio sostiene è superiore all’attuale disponibilità in bilancio ed alla quota FNA-Gravissimi attribuita nell’anno 2021. Inoltre, in linea con la scelta della Regione Lazio, condivisa anche con le rappresentanze del mondo della disabilità, al momento le domande pervenute e che sono state valutate ammissibili dalla UVMD sono tutte finanziate. Non risultano pertanto persone in condizione di disabilità gravissima in lista d’attesa.

 

  • L’assistenza in ambito domiciliare, riconducibile ai livelli essenziali di prestazione sociale, richiede che il principio di “continuità” sia coniugato con il diritto di accesso progressivo alle prestazioni di tutti gli aventi diritto. Si richiama il principio di “equità sociale”, cui fanno riferimento l’art. 6 della L.R.11/2016 ed il Piano Sociale regionale, nella gestione di tutti i servizi e le misure di sostegno alle persone in condizione di disabilità gravissima che implicano il riconoscimento di un contributo di natura economica. La Regione Lazio, in virtù dei principi di proporzionalità degli interventi, di equità sociale e di continuità assistenziale, ritiene che la condizione socioeconomica debba rilevare nella determinazione dell’importo del contributo ma non costituisca motivo di esclusione dall’accesso allo stesso. L’impostazione è in linea con quanto previsto dal DPCM 21 novembre 2019 e cioè con la possibilità riconosciuta alle Regioni, in base alla disponibilità delle risorse finanziarie, di utilizzare il parametro dell’ISEE sociosanitario per determinare eventuali priorità, per graduare il contributo e, in ultimo, per determinare l’accesso allo stesso ma solo per soglie di ISEE particolarmente elevate (oltre i 50.000,00 euro e i 65.000,00 euro nel caso di minori)” (cfr punto 5.3 della DGR 897).

 

Alla luce di quanto sopra riportato, deducibile dalla DGR 897/2021, si comunica che allo stato attuale non è possibile accogliere richieste di ripristino degli importi precedentemente attribuiti.

 

Al presente link è possibile scaricare la lettera di chiarimenti in formato .pdf

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